Fresca, gustosa e dissetante: la BIRRA ARTIGIANALE

Buongiorno a tutti!
Iniziamo questa settimana in modo decisamente frizzante parlando della BIRRA! Più precisamente di quella artigianale.

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Cos’è la birra artigianale?

La birra, in generale, è una delle bevande più consumate al mondo, dopo il tè, diverse bibite gassate ed il latte e la sua produzione risale probabilmente all’antico Egitto.

Innanzitutto per birra artigianale s’intende un tipo non pastorizzato, non filtrato e prodotto con ingredienti selezionati senza l’uso di conservanti. È necessario inoltre specificare che per rientrare in questa categoria il prodotto deve essere 100% naturale; ciò significa che deve essere realizzato con l’utilizzo di quattro elementi di base:

• acqua
• malto d’orzo
• luppolo
• lievito

Inoltre i birrai possono usare i diversi elementi in maniera creativa per ottenere gusti unici!! →prova le nostre← 

Le origini

Una delle prime testimonianze della sua esistenza si trova in una stele di epoca sumera, oggi conservata al museo del Louvre di Parigi, che prende il nome di “Monumento blu” e racconta quali tipi di doni devono essere offerti agli dei; in questo elenco compare, tra gli altri, anche un calice di birra.
Insomma, quel che è chiaro attraverso questa testimonianza, è il fatto che fin dalle sue origini consiste in una bevanda non filtrata dal colore torbido.

Più avanti, in epoca medioevale, con l’ampliamento delle proprietà terriere e lo sviluppo della coltivazione, diviene la bibita principale bevuta da migliaia di persone e qui nasce il fenomeno della produzione di birra da parte dei monaci che ne fecero un’arte sacra tramandata fino ad oggi.

La rivoluzione industriale

Nel 1800 venne introdotto l’utilizzo del luppolo come ingrediente per la sua conservazione. Ma è nel diciannovesimo secolo che si inizia la sua produzione su larga scala con l’avvento della rivoluzione industriale. Qui si ha appunto la nascita di quella che comunemente viene oggi definita birra industriale. Da questo momento la birra vive uno sviluppo commerciale senza precedenti.

In Italia il consumo è stato principalmente relativo alla tipologia industriale ma soprattutto negli ultimi anni, c’è stato un grande incremento ed interesse verso la produzione artigianale ed il suo consumo.

Vediamo ora il paragone tra la birra artigianale e quella industriale…

Le differenze

Innanzitutto c’è da dire che una delle principali differenze, come abbiamo già anticipato, sta nel processo di filtrazione e pastorizzazione che nella prima nominata non avviene per legge.

Le differenze sostanziali, poi, possono essere racchiuse all’interno di tre differenti categorie:

• INGREDIENTI: quella artigianale prevede l’utilizzo di materie prime di alta qualità e frutto di un’attenta selezione;
• PROCESSO PRODUTTIVO: tutte le parti che costituiscono il processo di realizzazione sono molto diverse: quella artigianale infatti prevede un tipo di produzione molto limitata e con modalità “casalinghe”; quella tradizionale invece è fatta in grandi quantità con l’utilizzo di macchinari di tipo industriale;
• RICERCA: infine, per quanto riguarda la ricerca, le birre artigianali sono caratterizzate da una continua sperimentazione mentre quelle industriali non prevedono particolari studi.

Bene ora che sai cos’è la birra artigianale non ti resta che gustarti la tua BEVANDA FRESCA!

Le nostre sono del BiRen, il Birrificio Renazzese (Renazzo – FE) nato nel 2008 dopo un lungo viaggio tra le strade del nord Europa, in particolare della Germania, alla ricerca dei “segreti” degli stili birrari più famosi, per inseguire questa straordinaria passione per la birra artigianale.

Così, al termine di questo percorso, che potrebbe definirsi iniziatico e grazie alla collaborazione di un grande mastro birraio, la produzione si caratterizza oggi per un prodotto ottenuto selezionando esclusivamente malti e materie prime di ottima qualità e per l’utilizzo di metodologie produttive all’altezza dei severi standard HACCP.

Grazie per la lettura e BUONA BEVUTA!