L'alimento d'oro per la nostra salute: il MIELE
Ciao ragazzi, bentornati!
Oggi parliamo insieme di un prodotto d’oro, che noi definiamo così sia per gli enormi effetti salutistici sul nostro organismo, che per il suo colore giallo acceso e brillante: il MIELE!
Tutti conosciamo questo alimento noto ed utilizzato dall’uomo sin dagli albori della civiltà. Ci sono infatti testimonianze risalenti a 7000 anni fa disegnate sulle pareti di una grotta nell’area di Valencia: i nostri antenati spagnoli lo utilizzavano proprio per completare l’alimentazione a base di bacche, semi, frutta e carne.
Nonostante esso sia ricco di glucosio e fruttosio (ha infatti una capacità dolcificante di circa una volta e mezzo rispetto al saccarosio) viene annoverato tra gli alimenti più benefici, poiché contiene diversi elementi nutrizionali dei quali parleremo più tardi.
Il miele così com’è è il prodotto della trasformazione, effettuata dalle api, delle secrezioni dei fiori (nettare) e dalle escrezioni di alcuni insetti (melata); viene poi immagazzinato nelle cellette dei favi (alveari) o delle arnie – a seconda che le api siano allo stato brado o in apicoltura.
La qualità del miele alimentare dipende, oltre che dal lavoro delle api e dalle condizioni ambientali (clima, flora, ecc.), anche da un secondo fattore: l'intervento dell'uomo.
Per favorirne la produzione, estrarlo e metterlo a disposizione del consumatore, egli deve infatti eseguire diverse procedure:
poiché la produzione di miele da api che si nutrono naturalmente non è sempre uguale e, al contrario, risulta fortemente irregolare da un anno all'altro, alcuni apicoltori nutrono le api con acqua zuccherata, installando appositi dispenser che funzionano come una sorta di mangiatoia.
Ciò, se da un lato migliora la resa globale dell'arnia (casa artificiale costruita dall'uomo in sostituzione all'alveare naturale), dall'altro ne penalizza profumo e sapore.
Per di più, l'uomo interferisce con le caratteristiche organolettiche e gustative dell'alimento anche in molti altri modi come:
- la manipolazione della flora circostante le arnie
- la scelta del periodo di raccolta ed il metodo (colatura, centrifugazione, ecc.)
- l'eventuale pastorizzazione dell'alimento
- le condizioni di lavorazione e di conservazione
- ed altro
Ma perché il miele cristallizza?
La cristallizzazione è un processo naturale, e può rappresentare una verifica della sua genuinità. Ci sono mieli che cristallizzano in breve tempo e mieli, meno frequenti, che si conservano allo stato liquido più a lungo (es. acacia).
Riscaldandolo a 45°C il miele ritorna liquido, ma occorre tener presente che, superata questa temperatura gli enzimi, le vitamine e le altre sostanze attive vengono danneggiate.
Nota: per questo motivo gustare il miele è consigliabile, per chi lo usasse come dolcificante nel latte o in altre bevande, non aggiungerlo mai quando queste sono bollenti, ma solo e sempre quando sono bevibili, poiché una temperatura troppo alta sottrae all’alimento gran parte delle sue proprietà.
I diversi tipi di miele e le proprietà nutrizionali
Esistono molti tipi di miele, differenti per colore, aroma e cristallizzazione; la varietà dei mieli dipende dalla fonte da cui proviene il nettare, dalla zona di produzione e dalle variazioni meteorologiche.
Esso si conserva molto bene ma è importante non lasciarlo invecchiare troppo per evitare la perdita di proprietà e caratteristiche organolettiche (max. 2 anni).
Con le sue 300 kcal per 100 g di prodotto, derivanti quasi per intero dagli zuccheri semplici (fruttosio, glucosio e saccarosio) è altamente energetico e facilmente digeribile, è anche ricco di minerali, vitamine e principi attivi fitoterapici delle piante dalle quali le api estraggono il nutrimento, di fattori nutrizionali ad azione antibatterica, antinfiammatoria, decongestionante e colagoga, come certi polifenoli ed oli essenziali; questi, uniti al ben noto effetto emolliente dell'alimento, fanno del miele una buona soluzione per il trattamento delle faringiti – soprattutto alcune varietà.
In teoria, il miele può fornire diversi benefici a molti organi e tessuti dell'organismo; tuttavia, la ricerca scientifica non sempre è riuscita a dimostrare tali effetti. In sintesi, il miele potrebbe giovare a:
- Prime vie respiratorie: azione decongestionante, calmante della tosse;
- Muscoli: aumento della potenza fisica e della resistenza;
- Cuore: azione cardiotropa;
- Fegato: azione protettiva e disintossicante;
- Apparato digerente: azione protettiva, stimolante, regolatrice;
- Reni: azione diuretica;
- Sangue: azione antianemica;
- Ossa: fissazione del calcio e del magnesio.
Tipi di miele ed effetti sulla salute
Come abbiamo già detto, il miele acquisisce molte delle proprietà fitoterapiche delle piante alle quali attingono le api produttrici. Quindi, i vari tipi di miele possono avere indicazioni differenti per la salute:
- Miele di tiglio: in caso di eccitabilità nervosa, insonnia;
- Miele di timo ed eucalipto: in caso di infezioni respiratorie;
- Miele di agrumi: proprietà antispasmodiche e sedative;
- Miele di rosmarino: insufficienze epatiche, colecistopatie;
- Miele di castagno: ricostituente, rimineralizzante.
Il miele dovrebbe perciò rappresentare una delle scelte migliori per dolcificare ad esempio le bevande calde e fredde, e come alimento da inserire nella dieta quotidiana, abbinato a pane, fette biscottate, biscotti secchi, yogurt, cereali (meglio se integrali).
Insomma siamo giunti al termine e possiamo trarre la conlusione:
il miele merita davvero di entrare tutti i giorni nelle nostre tavole.
Ti lasciamo qui il link dello store per acquistare i nostri vasetti Bio.
Grazie per la lettura e BUONO SHOPPING!